Briganti e Cavalieri: Messina alla riscossa

Briganti e Cavalieri: Messina alla riscossa

Il panorama rugbistico messinese si arricchisce, quest’anno, di una nuova presenza, i Briganti di Messina.

La nuova società nasce dall’iniziativa di un gruppo di giocatori con una lunga militanza tra le fila dell’Amatori Messina Andrea Bucchiarone, Eros Tornesi, Giorgio Blandino, Roberto Lo Re, Antonino Musico’ e Gian Maria Santilano, presidente e nostro graditissimo interlocutore.

Qual è il “progetto” di questa nuova società?

L’obiettivo primario della nuova compagine è quello di sviluppare i settori propaganda per trasmettere alle nuove generazioni di rugbisti tutti i valori del rugby: lealtà, sostegno al compagno e rispetto dell’avversario. Abbiamo già iniziato la nostra attività nelle scuole, avendo come focus principale le categorie under 10, 12 e 14.

Il progetto è affidato, per la parte tecnica, a Mauro Blandino, tecnico di assoluto livello e di grandissima esperienza, e a Roberto Lo re. A loro il gravoso compito non solo di far innamorare del rugby i bambini e le loro famiglie, ma anche di formare un gruppo di nuovi giovani allenatori.

A parte il settore giovanile, puntate ad altri traguardi nel breve periodo?

Abbiamo trovato motivazioni comuni con la società del Presidente Walter Pidalà, I Cavalieri Rugby Messina. Da Briganti a Cavalieri: sembra quasi un gioco del destino, che voglia descrivere e sottolineare un percorso di crescita umana oltre che tecnica. A nostro avviso quello che serve maggiormente al nostro rugby, messinese e siciliano, è ritrovare i valori di base propri di questo sport, valori che un finto professionismo, che da qualche anno attecchisce dalle nostre parti, rischia di soffocare, con esiti disastrosi sulle risorse tecniche locali. La scelta del nome Briganti non è casuale, vuol sottolineare l’attaccamento al territorio, alle risorse umane locali e la ribellione ai centri di potere.

Faccio un esempio, che probabilmente solleverà un vespaio di polemiche, ma credo sia necessario per far comprendere il nostro “messaggio”. Attorno al nostro progetto si sono riuniti tanti rugbisti messinesi, convinti che la valorizzazione delle risorse locali sia un passo imprescindibile per il rilancio del rugby a Messina. Tra questi vi è un nucleo di giocatori provenienti dall’Amatori Messina che, in ragione della loro età, sono ancora soggetti al rilascio del nulla osta da parte della società di appartenenza; ebbene, il nulla osta non è stato concesso, eppure il senso di appartenenza a questo progetto è tale che i ragazzi hanno scelto di stare fermi una intera stagione per potere, il prossimo anno, vestire a pieno titolo la nostra maglia. Questa voglia di “combattere” l’hanno anche “stigmatizzata” in uno slogan tutto loro “Ho l’ambizione di giocare con la mia famiglia ma non posso. W il rugby”.

Parliamo di rugby giocato: siete già scesi in campo?

I Cavalieri Messina, la squadra senior, hanno già iniziato il campionato di serie C2, inanellando 3 vittorie su altrettante gare disputate, andando a vincere a Palermo sul campo della pretendente numero uno al salto di categoria. Tuttavia, pur non nascondendo assolutamente la mia felicità di Capitano e giocatore per i risultati “sportivi”, voglio sottolineare che la vittoria che maggiormente mi soddisfa è quella di aver riportato un clima di festa, aggregazione e amicizia che da tempo mancava dalle nostre parti. Il coinvolgimento delle famiglie è incoraggiante e proprio in questa direzione intendiamo muoverci nel prossimo futuro.

Umberto Bonaccorsi