Cus Catania U16:qualità costante nel tempo

Cus Catania U16:qualità costante nel tempo

Torniamo a parlare di rugby giovanile e lo facciamo incontrando Mario Santagati, coach della formazione under 16 del Cus Catania, campione regionale di categoria e vincitrice del Trofeo del Sud, titolo che la proietta verso lo spareggio per l’accesso al girone elite di categoria.

Una carriera in rossoblu (a parte una breve parentesi nissena) sia da giocatore che da allenatore e tanta voglia di parlare dei suoi ragazzi.

Dopo un anno di pausa non ho resistito al richiamo del campo, grazie anche alla pressione del prof. Puleo e di alcuni genitori. Quella appena conclusasi è stata una stagione pesantissima sotto tanti aspetti, principalmente per i lutti che hanno colpito il nostro straordinario e immenso capitano Vittoro Abate e Giovanni Sciacca. Inoltre non partivamo favoriti per la vittoria finale, che già era sfuggita lo scorso anno, sia per la presenza dell’Audax Ragusa, squadra molto ben attrezzata e alla quale vanno i miei complimenti, sia a causa dell’incognita costituita dalla nuova coppia di tecnici ( io e Giovanni Anile “Nano”, supportati dal nostro preparatore atletico Giulio Randazzo), considerata da tanti ancora troppo inesperta per ambire a certi traguardi.

Invece?

È emerso un fattore vincente, la straordinaria forza di questo gruppo, supportato dalla costante presenza della nostra splendida dirigente Salvina Palumbo e di tutti i genitori (veramente favolosi): grazie a questa marcia in più siamo riusciti a ribaltare il pronostico e centrare nuovamente il doppio traguardo, titolo regionale e trofeo del Sud.

Chi erano le altre pretendenti al titolo regionale?

Il titolo regionale lo abbiamo vinto dopo fase finale tra noi Audax Ragusa, Padua Ragusa, Aquile del Tirreno e Reggio Calabria. Vorrei sottolineare che alla fine del girone siamo arrivati primi insieme all’ Audax Ragusa, ma che per differenza punti negli scontri diretti abbiamo ottenuto il titolo regionale e il diritto di disputare la finale del Trofeo del Sud.

Finale “in agrodolce”, se non sbaglio

Non sbagli: eravamo opposti alle Tigri di Bari, squadra vincitrice dell’altro girone, in una finale da disputarsi in due incontri, il primo dei quali in trasferta. In terra pugliese abbiamo disputato una prestazione di grandissimo livello, vincendo per 38 a zero.

Un risultato che non dava spazio a “speranze”….

Si, infatti la società barese, conscia dell’impossibilità di ribaltare il risultato ha deciso di non affrontare la partita di ritorno, levando ai nostri ragazzi il piacere di giocare (e presumibilmente vincere) davanti ai propri cari. Noi comunque abbiamo organizzato una cerimonia per la consegna del titolo, che ha parzialmente cancellato il dispiacere di non aver giocato

Adesso viene il difficile.

Ora ci prepariamo ad affrontare il barrage per accedere al campionato elite, traguardo che se dovesse arrivare ci permetterebbe di fare un’ ulteriore crescita magari con la collaborazione di altre società amiche, così com’è avvenuto con l’under 18. Vorrei concludere questa nostra chiacchierata mandando un grosso in bocca a lupo a miei ragazzi che passeranno alla 18, anche se non potrò più avere il piacere e l’onore di allenarli sono certo che sapranno farsi valere anche nella categoria superiore. Inoltre ringrazio la società per la possibilità che mi ha dato di tornare ad allenare, Nano e Giulio per il supporto tecnico e Peppe Costantino sempre pronto a supportarci, in un confronto di idee ricco di spunti interessantissimi.

Umberto Bonaccorsi