CUS Potenza, Sampogna:«Stagione di transizione, ma la fame di vincere non ci manca»

CUS Potenza, Sampogna:«Stagione di transizione, ma la fame di vincere non ci manca»

Continua il nostro viaggio per conoscere il prossimo campionato Appulo/Lucano di Serie C2 attraverso la voce dei protagonisti. Dopo l’intervista a Pierluca Bagiolini del Murgia, è la volta di Biagio Sampogna, atleta che da oltre un decennio veste la maglia del CUS Potenza.

Una nuova stagione è alle porte, quali sono gli obiettivi del CUS Potenza?

La stagione che ci aspetta sarà sicuramente interessante ma di transizione. Alla luce delle partenze che ci sono state quest’anno in ruoli chiave e degli arrivi dei ragazzi dall’under 18, l’obiettivo sarà quello di far integrare al meglio quest’ultimi nei meccanismi di gioco e farli ambientare al meglio nel campionato di C2. Cercheremo comunque di toglierci altre, nuove, soddisfazioni. La fame di vincere non ci manca ma siamo consci che sarà una stagione sicuramente diversa da quella passata.

Quali sono le principali novità?

La novità principale è l’arrivo di ben 6 ragazzi dall’under 18 che tra l’altro sono nuovi iscritti Unibas e quindi potremo puntare sulla spregiudicatezza e freschezza di questi ragazzi che daranno sicuramente verve al nostro modo di giocare. Altra importante novità di quest’anno è la partnership con al Banca di Credito Cooperativo di Laurenzana e Nova Siri, che ci darà sicuramente una grande spinta per far decollare il settore giovanile e poter così formare nuovi giovani leoni per il futuro.

Avete chiuso il campionato da imbattuti, questo può essere un vantaggio o invece può crearvi apprensione nell’affrontare la stagione?

L’aver chiuso imbattuti lo scorso campionato è stato prima di tutto un orgoglio. Dodici anni fa, quando cominciai a giocare a rugby, una stagione come quella 2014/2015 la potevo solo sognare ma alla fine è divenuta realtà. Il traguardo quindi raggiunto appartiene al passato e di conseguenza dobbiamo concentrarci sul futuro. Non pensiamo che lo status di imbattuti possa influire sulle nostre prestazioni sportive, anche perché per noi ogni partita ha una storia a sé e lavoriamo settimana dopo settimana concentrandoci sul match che ci aspetta e non sulla totalità delle partite. Però sappiamo che quest’anno a dare pepe ai nostri allenamenti ci sarà la consapevolezza che siamo la squadra da battere e quindi dobbiamo essere quanto mai concentrati sul lavoro che facciamo.

Qual è il match che vivi con maggior patos?

Non c’è una partita più particolare di un’altra; tutto il campionato lo affrontiamo alla stessa maniera e con lo stesso impegno. Non c’è un avversario che temo più di un altro, le squadre del nostro girone sono tutte valide e competitive quindi ognuna può metterci in difficoltà. Diciamo che vivrò tutto il campionato con patos.

Apri il libro dei ricordi, qual è il match più bello?

È una scelta davvero ardua. Sarebbe troppo facile dire una vittoria dello scorso anno, anche se tutte le partite che ho disputato dal lontano 2003 hanno un posto particolare nella mia mente. Se proprio però devo scegliere, una partita mi è rimasta nel cuore è questa: stagione 2010/2011, girone di ritorno, CUS Potenza Rugby – Rugby Cosenza. La partita finì con una nostra sconfitta per 55 a 0 ma alla fine esultammo come se avessimo vinto. All’andata perdemmo per 131 a 0 e quindi per noi fu come una vittoria, su di un campo fangoso e con pioggia, insomma old style rugby. Credo che quella partita fu il punto di inizio di un nuovo corso per noi, capimmo che se volevamo potevamo contrastare anche squadre più quotate di noi e i complimenti ricevuti a fine partita dai ragazzi calabresi, confermarono le nostre sensazioni.