Donna se nasce, Brigantessa se more

Donna se nasce, Brigantessa  se more

Dopo aver girovagato per mezza Sicilia, da Palermo a Ragusa, torniamo a Catania: e’ il turno delle Brigantesse di Marinzia Sciuto, psicologa di professione, rugbista per vocazione, coach per “testardaggine”.

Per onor di cronaca e’ doveroso sottolineare “il conflitto d’interesse” che mi coinvolge in prima persona, avendo il sottoscritto vestito per un breve periodo i panni del “coach ad interim”, durante il primo anno di vita della squadra. Detto questo, lasciamo a Marinzia il compito di parlarci della squadra e delle ragazze,

Quando nascono le Brigantesse?

Due anni fa è nato il primo nucleo della squadra, formato da 7/8 ragazze. Nucleo che però non è riuscito a stabilizzarsi e ad iscriversi alla Coppa Italia. E’ stato un anno pieno di difficolta’: la persona che si era offerta di seguire la squadra nelle vesti di coach ha deciso, improvvisamente, dopo circa un mese di attivita’, di non proseguire, e la cosa ha creato non pochi problemi, in primo luogo nel rapporto tra le ragazze e la societa’, ma anche sulla stabilita’ di un gruppo che era in cerca di una propria identita’. Per fortuna si riusci’ a proseguire con gli allenamenti, grazie a una soluzione “interna”: le ragazze vennero allenate da Umberto Bonaccorsi, ai tempi allenatore della prima squadra maschile, e da Pio Failla. Le ragazze disputarono alcune partite a Sigonella, contro la squadra della Nato, e parteciparono anche a un allenamento collegiale con la Nazionale maltese e la squadra Nato.

L’anno successivo alcune ragazze dovettero abbandonare l’attivita’ per motivi di studio/lavoro, tre di loro scelsero di vestire la maglia dell”Amatori Ladies: il risultato fu che per un anno rimasero solo due ragazze di questo primo nucleo, che caparbiamente si allenarono con la squadra maschile, continuando a credere nel progetto. Sul finire della scorsa stagione si sono aggiunte altre tre ragazze e quest’anno finalmente siamo arrivate ad essere 12 e quindi ci siamo iscritte alla Coppa Italia.

Come avviene il reclutamento?

Per il reclutamento ho deciso di indire una sorta di gara interna fra brigantesse: chi porta più ragazze al campo a fine stagione sarà premiata durante una “cerimonia”. Ma in pieno spirito rugbistico la cerimonia prevede anche l’assegnazione di una sorta di cucchiaio di legno per chi è stata meno presente agli allenamenti. Sono molto fiduciosa anche in relazione all’attvità che si sta svolgendo nelle scuole, alla quale aderiscono tante ragazzine. La presenza capillare negli istituti del comprensorio da parte della nostra societa’ contribuira’ a fare crescere l’organico, sia maschile che femminile, e credo che questa sia una strategia vincente.

Che ruolo hai nella squadra?

Per il momento a livello societario sono sia la responsabile della femminile che l’allenatrice, ma stiamo cercando di identificare delle figure che possano supportarmi nello svolgimento dell’attività.

In questa stagione c’e’ stato non solo l’esordio ufficiale, ma anche tante altre iniziative interessanti, vuoi parlarcene?

Il 9 gennaio scorso abbiamo ospitato al San Teodoro il xv del comitato, che si e’ allenato sotto la direzione di Giuliana Campanella (che ringrazio per il supporto che ci sta dando). Abbiamo partecipato ad alcuni allenamenti congiunti con altre squadre, cosa che contribuisce molto spositivamente sia intermini di crescita tecnica delle ragazze, sia sotto l’ aspetto dell’entusiasmo. Per il torneo Iqbal Masih, giunto alla sua decima edizione, giocheremo contro una selezione nazionale maltese. Per quanto riguarda la Coppa Italia avremo il 31 Gennaio il prossimo concentramento.

Vuoi fare un primo bilancio?

I risultati che ci eravamo date esplicitamente come obiettivi erano, intanto, quello di raggiungere un numero sufficiente di giocatrici per iscriverci alla Coppa Italia e poter fare anche dei buoni allenamenti. I prossimi sono migliorare tecnicamente e atleticamente, continuare nel reclutamento e dare il massimo ogni volta che scenderemo in campo.

Umberto Bonaccorsi