Italia-Argentina, gli atleti incontrano Papa Francesco alla vigilia del match. GALLERIA FOTO

Italia-Argentina, gli atleti incontrano Papa Francesco alla vigilia del match. GALLERIA FOTO

Gli Azzurri sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco questa mattina. La delegazione italiana insieme con quella argentina hanno incontrato Papa Bergoglio a Città del Vaticano alla vigilia dell’ultimo Cariparma Test Match di domani, sabato 23 novembre, in programma allo Stadio Olimpico di Roma.

Gli atleti, visibilmente emozionati, hanno omaggiato il Vescovo di Roma con la maglia della Nazionale e il pallone ufficiale di Italia-Argentina. Non solo. La partita di domani all’Olimpico sarà dedicata allo stesso Papa Francesco che oggi durante l’udienza ha definito il “rugby uno sport simpatico”.

Di seguito il discorso pronunciato da Sua Santità in occasione dell’udienza odierna:

“Cari amici,

vedo con piacere che tra Italia e Argentina ci sono diversi incontri sportivi! Questo è buon segno, segno anche di una grande tradizione che continua tra queste due Nazioni.

Vi ringrazio di essere venuti a salutarmi, con l’aiuto del Signor Ambasciatore, e anche dell’iniziativa caritativa che avete preso.

Il rugby è uno sport molto simpatico, e vi dico perché lo vedo così: perché è uno sport duro, c’è molto scontro fisico, ma non c’è violenza, c’è grande lealtà, grande rispetto. Giocare a rugby è faticoso, non è una passeggiata! E questo penso che sia utile anche a temprare il carattere, la forza di volontà.

Un altro aspetto che risalta è l’equilibrio tra il gruppo e l’individuo. Ci sono le famose “mischie”, che a volte fanno impressione! Le due squadre si affrontano, due gruppi compatti, che spingono insieme uno contro l’altro e si bilanciano. E poi ci sono le azioni individuali, le corse agili verso la “meta”. Ecco, nel rugby si corre verso la “meta”! Questa parola così bella, così importante, ci fa pensare alla vita, perché tutta la nostra vita tende a una meta; e questa ricerca è faticosa, richiede lotta, impegno, ma l’importante è non correre da soli! Per arrivare bisogna correre insieme, e la palla viene passata di mano in mano, e si avanza insieme, finché si arriva alla meta. E allora si festeggia!

Forse questa mia interpretazione non è molto tecnica, ma è il modo in cui un vescovo vede il rugby! E come vescovo vi auguro di mettere in pratica tutto questo anche fuori dal campo, nella vostra vita.

Ma anche voi pregate per me, perché anch’io, con i miei collaboratori, facciamo una buona squadra!

Grazie, e che domani sia una bella partita!”

«Italia ed Argentina sono due Paesi accomunati profondamente dalla storia – ha dichiarato nei giorni scorsi il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – e Sua Santità Papa Francesco, con gli straordinari messaggi che da subito ha regalato al mondo, è il più autorevole esempio di questo inscindibile legame che ci unisce al Paese sudamericano. Sin dalla sua elezione ho sognato che la Federazione potesse dedicargli idealmente la gara che ci opporrà al suo Paese natale il prossimo 23 novembre e sono sinceramente emozionato al pensiero di potergli ufficialmente intitolare questa partita e di avere il privilegio di incontrarlo nella giornata che precederà la gara. Nel testimoniare la gratitudine mia e della Nazionale a Sua Santità voglio ringraziare sentitamente anche l’ambasciatore presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, per aver reso possibile questo incontro. Abbiamo ancora un sogno speciale: avere Sua Santità nostro ospite all’Olimpico sabato 23 per la partita», ha concluso il Presidente federale.

photocredit: Fotosportit/FIR