Le nuove frontiere: il grande ritorno del Modica Rugby

Quest’anno la “carta geografica” del rugby siciliano si amplia, grazie al gradito ritorno sui palcoscenici isolani del Modica Rugby. Ne parliamo con Paolo Fuggetta, presidente, allenatore e factotum della compagine modicana.

L’ASD Modica, della quale sono presidente, rinasce nel 2014. In precedenza in città aveva operato dal 1996 al 2002, anno in cui aveva interrotto le attività, per svariati motivi . I 25 soci iniziali sono tutti ex giocatori del 1996. Come i ogni società appena nata ognuno di noi si adopera su più fronti. Io vado spesso in panchina, forte del mio tesserino di allenatore di terzo livello, anche se la conduzione della squadra seniores è demandata Giuseppe Manduca, ex giocatore dell’Amatori Catania. Il settore giovanile è affidato a Massimo Cannata, anche lui ex giocatore, sia del Modica che dell’Audax Ragusa.

Come vi state muovendo sul territorio?

Abbiamo attivato delle sinergie sul territorio, per favorire questa fase di avvio. Pertanto, al momento, i nostri atleti delle under 14, 16 e 18 stanno vestendo la maglia dell’Audax Clan di Ragusa.

La collaborazione con il club ibleo non si limita, però, al settore giovanile. La prima squadra, che come è noto quest’anno disputa il campionato di serie C2, svolge degli allenamenti congiunti con la prima squadra dell’Audax, e questo contribuisce molto alla crescita dei nostri giovani atleti.

Molto interessante, a mio modo di vedere, è l’iniziativa in atto a Comiso, dove operiamo con una società satellite, la KSN Comiso. La KSN sta sviluppando un progetto alternativo, legato alla attività motoria dei ragazzini under 8. Il progetto si articola tra esercizi sulla sabbia, con la palla ovale e in piscina con la pallanuoto, per uno sviluppo coordinato delle azioni motorie. Per quello che mi risulta personalmente si tratta di un progetto che non ha equivalenti da nessuna parte.

Quanti atleti siete riusciti a coinvolgere al momento e in che fascia di età?

Attualmente la rosa della prima squadra è composta da 45 atleti seniores, ai quali si aggiungono 50 juniores e ben tre Ladies. Tengo a sottolineare che nessuno dei nostri atleti seniores aveva mai giocato a rugby in precedenza, quindi siamo molto fieri di questa “iniezione” di nuovi elementi nel panorama dei tesserati siciliani. A far da chioccia a questi giovani una nutrita squadra OLD, frutto delle passate esperienze.

Siamo molto motivati a far bene, avendo peraltro una eredità “pesante” alle spalle. Nella precedenza esperienza, quella del 1996, abbiamo avuto un “padrino” d’eccezione, quel Roy Bish che tanto ha dato al rugby siciliano., e che per due anni ci ha seguito passo dopo passo.

Parliamo di campi: com’è la situazione a Modica? E’ un’isola felice o anche da voi ci si deve arrangiare?

Modica, purtroppo, non ha una situazione diversa dal resto della Sicilia. Per gli allenamenti utilizziamo il Barone, un campo in erba sintetica. Mentre le partite casalinghe le dovremmo disputare allo stadio Caitina, storica sede del calcio Modica. Il condizionale è d’obbligo, visto che al momento non sono stati nemmeno montati i pali ma, grazie ad un ritrovato tecnico, presto avremo i nostri pali senza fori in terra che vince la naturale ritrosia dei calciofili. La prima partita in casa, pertanto, la disputeremo nelle “immediate vicinanze”…a Catania, al campo San Teodoro, le cui porte i Briganti di Librino ci hanno aperto con grande entusiasmo.

Sogni nel cassetto?

Quelli di ogni rugbista che si rispetti: un campo e una club house!!

Umberto Bonaccorsi