Orazio Arancio: «Situazione impianti drammatica in Sicilia. Per il seven Nazionale si è chiuso un ciclo»

Orazio Arancio: «Situazione impianti drammatica in Sicilia. Per il seven Nazionale si è chiuso un ciclo»

E’ una lunga e interessante chiacchierata quella avuta con Orazio Arancio, Presidente del Comitato Regionale Siciliano della Fir: rugby locale, seven nazionale e tante altre cose.
Nemmeno il tempo di esporgli quello che penso di chiedergli ed eccolo partire a ruota libera, toccando tutti gli argomenti da me elencati un attimo prima.

SITUAZIONE IMPIANTI
E’ certamente drammatica e i segnali all’orizzonte non sono incoraggianti. E’ di questi giorni la notizia che la Sicilia ha appena perso 50 milioni di euro di fondi destinati alle infrastrutture sportive, fondi rimasti inutilizzati per il solito eccesso di burocrazia. E a rimetterci e’ lo sport in generale, nessuna disciplina esclusa. Le conseguenze sul livello dello sport in Sicilia sono sotto gli occhi di tutti . Una regione che ha avuto delle eccellenze in tantissime discipline, rugby, pallanuoto, pallavolo,basket, sia maschile che femminile, da troppi anni non raggiunge traguardi di massimo livello, e tra le cause principali c’e’ sicuramente la carenza degli impianti. Focalizzandoci sul rugby la situazione e’ la seguente: Messina, 7 societa’, un solo impianto dedicato al rugby; Catania ha il Paolone (ex Goretti) e, da poco, il San Teodoro, che necessitano entrambi di interventi strutturali importanti, Ragusa un solo impianto; Palermo, nessun impianto. Credo che la situazione di Palermo sia emblematica per capire l’attenzione idelle istituzioni verso il rugby: una regione che non ha nella sua ” capitale” nemmeno un impianto dedicato esclusivamente al rugby, non ha un progetto sul rugby.Ed e’ compito di tutto il movimento cercare di invertire questo trend.

TESSERATI
Il numero dei tesserati e’ leggermente diminuito, almeno a livello statistico. Abbiamo cercato di avere dei dati attendibili e non dei semplici numeri. Faccio un esempio: dal progetto scuola arrivano ogni anno molti tesseramenti, ma abbiamo scelto di considerare solo quei giovani atleti che realmente sono scesi in campo.
Un dato di riferimento nazionale auspica nel 10% l’indice di incremento annuo in ogni regione: al momento attuale un traguardo del genere non e’ ipotizzabile sino a quando non saranno disponibili altri impianti nei quali effettuare l’attivita’. In Sicilia “difendiamo le posizioni”, con una leggera flessione nel settore senior, soprattutto a causa del ritiro di alcune societa’ per motivi economici, mentre un interessante apporto e’ venuto, oltre che dal progetto scuola, anche dal settore femminile, che ha avuto una crescita qualitativa e quantitativa importante.

ACCADEMIA
Il progetto Accademia a livello nazionale secondo me e’ positivo. E’ vero, come sempre, che un progetto “standardizzato” non puo’ andar bene alla stessa maniera nelle varie realta’ territoriali nelle quali viene “calato”. Non voglio entrare nel merito delle altre regioni, ma in Sicilia l’impatto dell’Accademia e’ stato ed e’ assolutamente ottimo. La presenza della sfruttura ha ingenerato un circolo virtuoso non solo per gli atleti, ma anche per i tecnici, che vengono sempre coinvolti in tutti gli incontri formativi non solo con lo staff locale, ma anche con quello nazionale. I giovani atleti hanno trovato nuovi stimoli, si allenano con maggiore serieta’ per poter essere selezionati e non solo, studiano con maggior impegno, visto che il rendimento scolastico e’ uno dei parametri di valutazione dei selezionatori. Per poter dare maggior senso al progetto sarebbe opportuno avere una o piu ‘ squadre di alto livello nelle quali far confluire i giocatori una volta usciti dall’Accademia. E in questo momento storico, di carenza di impianti e di risorse economiche, l’alto livello lo si puo’raggiungere e mantenere solo unendo le forze, attivando dei veri e propri progetti di franchigie

FRANCHIGIE
E’ sempre stato un mio pallino. In parte il San Gregorio che dalla serie C arrivo’ in Top ten nel giro di pochi anni e l’under 18 elite del Cus Catania hanno dato delle indicazioni in tal senso, ottenendo dei risultati grazie al contributo di atleti provenienti da diversi club siciliani.
Quest’anno vede la nascita di due franchigie, quella formata da Cus Catania e Amatori in serie B (Siculorum Gymnasium) e la Triskele rugby, che schierera’ una under 18 regionale che punta alla promozione in elite, che unisce societa’ di diverse province, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Messina, Palermo e Ragusa.
Credo che sia un ottimo punto di partenza e mi auguro che possa avere un seguito.

RUGBY SEVEN
E’ indubbio, risultati alla mano, che un ciclo si e’ chiuso. Dobbiamo prenderne atto e iniziare un progetto che tra 5 anni ci porti nuovamente a un livello piu’ alto nel ranking mondiale.
Senza cercare alibi, voglio fare una analisi attenta della situazione. Al momento tutti i progetti federali sono incentrati sul rugby a 15, che ha priorita’ di scelta assoluta. Pertanto, diversamente da altre nazioni che hanno abbandonato il 15 per concentrarsi sul Seven (ad esempio la Gerrmania, che ha avuto dei miglioramenti esponenziali) in Italia la Nazionale a sette attinge a un serbatoio abbastanza esiguo. Tuttavia si stanno effettuando interventi formativi presso le Accademie e a livello Universitario. Proprio quest’anno, ad esempio, la finale nazionale di Seven Universitario e’ stata disputata con 21 squadre partecipanti, un successo sia a livello numerico che qualitativo. Quello che conta e’ creare una cultura del seven e in questo senso le prossime Olimpiadi saranno indubbiamente d’aiuto.
In Sicilia, in particolare, ho in mente una serie di iniziative che, tenendo conto sia delle esigenze delle societa’ che dei loro bilanci, possano far disputare un maggior numero di incontri, sia a livello giovanile che seniores.

Insomma,credo che stia iniziando un anno pieno di tante cose interessanti, con 3 societa’ in serie B, Amatori Messina, Amatori Catania e Cus Catania, due delle quali partono con dichiarati propositi di promozione, una serie C di buon livello e il Cus catania Under 18 in elite. A queste speriamo si aggiunga la Logaritmo Messina che nelle prossime settimane disputera’ gli spareggi per accedere al campionato elite under 16. Mi piace rilevare che tale “opportunita’” ha dato impulso a Messina per una nuova collaborazione: diverse sono le societa’ della provincia che stanno contribuendo a rafforzare la compagine che scendera’ in campo a conquistare l’ elite. E questo e’ un segno di grande maturita’ sportiva.

Umberto Bonaccorsi