Rugby vs Calcio: A Monopoli il Comune aiuta solo la palla tonda

Rugby vs Calcio: A Monopoli il Comune aiuta solo la palla tonda

Natale, tempo di regali più o meno graditi. In questi tempi di “magra” fa piacere che un’amministrazione comunale stanzi 25.000 euro a favore dello sport. Ma il piacere può trasformarsi in contestazione se il regalo, o per meglio dire il favore, è rivolto ad una sola delle associazioni sportive presenti sul territorio.
A Monopoli, Babbo Natale, ha deciso di concedere 316 mini abbonamenti per garantire agli studenti l’accesso allo stadio “Vito Simeone Veneziani” in occasione delle partite che la società Monopoli 1966 disputa nella Lega Pro di calcio. Uno smacco per il centinaio di associazioni sportive dilettantistiche presenti nel comune.
A metterci la faccia è stato l’Amatori Rugby Monopoli che, tramite il dirigente Massimo Lapertosa, pubblicamente si è indignato per «l’audace colpo dei soliti noti». Lo sport monopolitano che sta conseguendo risultati di tutto rispetto in ambito nazionale grazie al canottaggio, alla lotta e alla ginnastica non è minimamente considerato dall’Amministrazione Comunale:«Quello che mi fa più indignare è che si voglia crescere una generazione di supporter piuttosto che una di sportivi – dice Lapertosa che aggiunge – non siamo contro il calcio ma chi fa promozione sportiva in questa città paga lo scotto dei professionisti».
L’Amatori Rugby Monopoli si è già qualificata per il girone di promozione in Serie B che la porterà a calcare i campi di Sicilia e Campania, sostenendo notevoli spese per le trasferte e quindi, ogni contributo economico sarebbe utile alla società che, come precisa il dirigente biancoverde, non è in polemica con la squadra di Lega Pro ma «con un’Amministrazione Comunale che da una parte dice che non dà e non darà finanziamenti a nessuno e subito dopo dà solo al calcio il pacco di Natale».
L’Assessore alle Finanze della Città, Serafino Mitrotti, dichiara:«Capisco il clamore della notizia, ma questo è uno sport di eccellenza che in questo momento sta andando molto forte. Non è stato facile recuperare quei soldi, li abbiamo trovati tra le pieghe del Bilancio – e rassicura – non abbiamo preclusioni per nessuna attività sportiva. Arriveranno aiuti al Rugby e al Basket».
Problema, quello dei finanziamenti, che unisce l’Italia da nord a sud soprattutto quando si parla degli sport cosiddetti “minori”, ma in questo caso sarebbe stato più democratico far scegliere ai mini abbonati quale sport seguire e più intelligente pensare che, 316 ragazzi, non vogliano assistere solo alle partite di calcio.

Fabio Manta

  • angelo papio

    Viviamo un clima culturale mafioso e superindividualista. L’articolato e variegato mondo sportivo monopolitano meriterebbe certamente molta più attenzione da parte di chi governa la città. Appunto, se si potesse parlare effettivamente di “governo” della città. Invece da un lato vediamo semplici amministratori preoccupati solo di mantenere la propria posizione di potere, dall’altro tante belle realtà associazionistiche, attive e vivaci, troppo spesso ripiegate su se stesse e che, in un modo o nell’altro, si sentono ricattabili da chi “fa la politica”. Così, per uno che parla e ci “mette la faccia”, molti finiscono per tacere e guardare da lontano. Se con voce alta e unanime imponessimo a chi rappresenta il Bene Pubblico di avere uno sguardo olistico su tutte le questioni urbane, così come ognuno di noi usa fare per ottenere i migliori risultati nel proprio campo, le cose andrebbero diversamente.
    La peggiore scelta di fronte alla cattiva politica è prenderne le distanze, lasciando i “cattivi politici” fare ciò che vogliono.
    LE COSE POSSONO CAMBIARE SOLO SE RISCOPRIAMO LA CAPACITA’ DI INDIGNARCI COLLETTIVAMENTE E DI “METTERCI LA FACCIA” TUTTI INSIEME.