Svicat ospita la capolista CUS Roma. Robuschi: «Obiettivo play off difficile ma non impossibile»

Svicat ospita la capolista CUS Roma. Robuschi: «Obiettivo play off difficile ma non impossibile»

Riprende domenica il campionato di Serie B dopo la lunga sosta invernale e per la Svicat di coach Fedrigo non poteva esserci avversario più impegnativo: la capolista CUS Roma. All’andata i romani si imposero in casa per 24-5 ma dal quel 6 ottobre, giorno dell’esordio assoluto dei salentini in Serie B, molte cose sono cambiate, come afferma la seconda linea Davide Signore: «L’esordio contro il CUS Roma, per molti di noi che non avevano mai assaporato la Serie B, è stato, sportivamente parlando, tragico. Adesso abbiamo maggiore esperienza, siamo consci delle nostre potenzialità, a livello fisico stiamo bene, non abbiamo nessun infortunato e anche il morale è alto. I nuovi, Santillo e Capoccia, si sono integrati benissimo ed il gruppo è molto unito, cosa fondamentale nel rugby. Se non c’è gruppo dentro e fuori lo spogliatoio rischiamo di andare in campo e di fare delle figuracce.  Contro il CUS Roma sono fiducioso anche se i nostri avversari sono i primi della classe. Sono una squadra con grande esperienza perché da diversi anni gioca in Serie B con gruppo forte e soprattutto sono solidi in difesa. Dobbiamo scendere in campo con il cuore, se vogliamo centrare l’obiettivo, possibilmente con il massimo dei punti visto che il Reggio Calabria ci ha agganciato in classifica. Dobbiamo allentare la pressione da parte delle squadre che ci inseguono».  Una Svicat che si guarda alle spalle ma che può ancora ambire ai play off se disputa un girone di ritorno da assoluta protagonista come afferma l’estremo Riccardo Robuschi: «Per andare ai play off ci vogliono almeno 8-9 vittorie che non è impossibile ma è molto difficile. Siamo fiduciosi, l’obiettivo sono sempre i play off consci che sarà molto dura perché affronteremo delle trasferte molto impegnative come Colleferro, Viterbo e Messina. Noi puntiamo ai play off ma realisticamente, anche arrivando tra i primi quattro, sarebbe comunque un grandissimo risultato».

Marco Grasso