Triskele sceglie Ninni Bonomo per la guida tecnica. Guerrieri: «Una squadra che appartiene a tutta la Sicilia»

Triskele sceglie Ninni Bonomo per la guida tecnica.  Guerrieri: «Una squadra che appartiene a tutta la Sicilia»

La franchigia siciliana Triskele, nata dall’unione di sette realtà del territorio (Amatori Messina, Audax Ragusa, Miraglia Agrigento, Nissa, Padua Ragusa, Rugby Palermo, San Gregorio Catania) per affrontare il prossimo campionato under 18, ha scelto il catanese Ninni Bonomo, già selezionatore regionale della FIR, per la guida tecnica.

Enorme la soddisfazione espressa dal presidente della franchigia Peppe Gurrieri per gli ulteriori passi in avanti fatti:«Un allenatore di carisma e tecnicamente molto preparato. La migliore scelta che si poteva fare. Prossimamente verranno resi noti i nomi degli altri collaboratori».

La nuova compagine inizierà gli allenamenti già mercoledì, al Comunale di Caltanissetta con il primo raduno dei giocatori che vestiranno la maglia della franchigia. Durante la settimana i ragazzi selezionati si alleneranno con i rispettivi club, mentre il venerdì si ritroveranno tutti al Polivalente di San Giovanni La Punta. Per quanto riguarda i match ufficiali, il presidente Guerrieri spiega perché si è deciso di non giocare solo su un determinato campo: «Le partite, invece, le giocheremo sempre in trasferta. Un po’ perché non abbiamo ancora un campo nostro, ma soprattutto per dare il senso che si tratta di una squadra che appartiene a tutta la Sicilia. Giocheremo quindi a Ragusa, a Catania, a Messina, e così via di seguito negli altri campi dell’isola».

In chiusura, Guerrieri annuncia gli obiettivi e la possibilità alle altre realtà del territorio di unirsi al progetto Triskele: «In realtà, per quest’anno, ci accontenteremmo anche soltanto di consolidare la nostra struttura per poi puntare al salto di categoria tra uno o due stagioni. Ma è evidente che, considerando il nostro potenziale tecnico, centrare fin da subito la promozione non sarebbe qualcosa di impossibile. Triskele resta aperta a quelle società che al momento per qualunque motivo hanno deciso di non aderire. Se il nostro diventasse un progetto comune a tutte le società siciliane, Cus Catania compreso la cui squadra al momento disputa già il campionato Elite, potremmo veramente sognare in grande».